Nuova Riveduta:

Apocalisse 19:6

Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno.

C.E.I.:

Apocalisse 19:6

Udii poi come una voce di una immensa folla simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano:
«Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore,
il nostro Dio, l'Onnipotente.

Nuova Diodati:

Apocalisse 19:6

Poi udii come la voce di una grande moltitudine, simile al fragore di molte acque e come il rumore di forti tuoni, che diceva: «Alleluia, perché il Signore nostro Dio, l'Onnipotente, ha iniziato a regnare.

Riveduta 2020:

Apocalisse 19:6

Le nozze dell'Agnello
Poi udii come la voce di una grande moltitudine e come il suono di molte acque e come il rumore di forti tuoni, che diceva: “Alleluia! Perché il Signore Dio nostro, l'Onnipotente, ha iniziato a regnare.

La Parola è Vita:

Apocalisse 19:6

Poi udii di nuovo una voce simile a quella di una folla immensa, o al fragore dell'oceano, o al potente rombo dei tuoni; diceva:
«Lodate il Signore!
Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha preso possesso del suo Regno.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Apocalisse 19:6

Poi udii come la voce di una gran moltitudine e come il suono di molte acque e come il rumore di forti tuoni, che diceva: Alleluia! poiché il Signore Iddio nostro, l'Onnipotente, ha preso a regnare.

Ricciotti:

Apocalisse 19:6

E udii come una voce di molta folla e come voce di molte acque e come voce di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! perchè il Signore Iddio nostro onnipotente ha preso a regnare.

Tintori:

Apocalisse 19:6

E sentii una voce simile a quella di gran moltitudine, simile al rumore di molte acque, al rombo di tuoni potenti, e diceva: Alleluia! Il Signore Dio nostro Onnipotente ha preso possesso del suo regno.

Martini:

Apocalisse 19:6

E udii una voce come di gran moltitudine, e come voce di molte acque, e come voce di tuoni grandi, che dicevano: alleluia: è entrato nel regno il Signore Dio nostro onnipotente.

Diodati:

Apocalisse 19:6

Poi io udii come la voce d'una gran moltitudine, e come il suono di molte acque, e come il romore di forti tuoni, che dicevano: Alleluia! perciocchè il Signore Iddio nostro, l'Onnipotente, ha preso a regnare.

Commentario abbreviato:

Apocalisse 19:6

Capitolo 19

La Chiesa in cielo e quella sulla terra trionfano e lodano il Signore per i suoi giusti giudizi Ap 19:1-10

Una visione di Cristo che va a distruggere la bestia e i suoi eserciti Ap 19:11-21

Versetti 1-10

Lodare Dio per ciò che abbiamo, significa pregare per ciò che ancora deve essere fatto per noi. C'è armonia tra gli angeli e i santi in questo canto trionfale. Cristo è lo Sposo della sua Chiesa riscattata. Questa seconda unione sarà completata in cielo; ma l'inizio del glorioso millennio (con il quale si intende un regno di Cristo, o uno stato di felicità, per mille anni sulla terra) può essere considerato come la celebrazione delle sue nozze sulla terra. Allora la chiesa di Cristo, purificata da errori, divisioni e corruzioni, nella dottrina, nella disciplina, nel culto e nella pratica, sarà pronta per essere pubblicamente posseduta da Lui come sua delizia e sua amata. La Chiesa è apparsa, non con l'abito gaio e sgargiante della madre delle prostitute, ma in lino fine, pulito e bianco. Con le vesti della giustizia di Cristo, imputata per la giustificazione e impartita per la santificazione. Le promesse del Vangelo, i veri detti di Dio, aperti, applicati e sigillati dallo Spirito di Dio, nelle sante ordinanze, sono la festa nuziale. Questo sembra riferirsi all'abbondante grazia e consolazione che i cristiani riceveranno nei giorni felici che verranno. L'apostolo offrì un onore all'angelo. L'angelo lo rifiutò. Egli indirizzò l'apostolo verso il vero e unico oggetto del culto religioso: adorare Dio, e solo lui. Questo condanna chiaramente la pratica di coloro che adorano gli elementi del pane e del vino, i santi e gli angeli; e di coloro che, pur non credendo che Cristo sia veramente e per natura Dio, gli rendono una sorta di culto. Sono stati condannati per idolatria da un messaggero del cielo. Questi sono i veri detti di Dio; di Colui che deve essere adorato, come uno con il Padre e lo Spirito Santo.

Riferimenti incrociati:

Apocalisse 19:6

Ap 1:15; 14:2; Ez 1:24; 43:2
Ap 4:5; 6:1; 8:5; 14:2; 19:6; Giob 40:9; Sal 29:3-9; 77:18
Ap 11:15-18; 12:10; 21:22; Sal 47:2,7; 93:1; 97:1,12; 99:1; Is 52:7; Mat 6:13

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